Come trasformare un territorio in una destinazione turistica attrattiva?
Un format per confrontarsi, parlarne e ragionare per…
Crederci e coltivare le potenzialità
Una località poco conosciuta o che vuole crescere?
Ogni luogo nasconde una destinazione pronta ad emergere
Rivoluzionare la mentalità e agire subito
Cambiare, immaginare e realizzare.
Come passare da una visione a una strategia
Mettere le energie locali al centro
Un percorso di sviluppo con e per la comunità.
La forza di chi vive il territorio è l’unica strada per raggiungere una crescita collettiva
IDEE
ESPERIENZE
RISULTATI
L’incontro, rivolto a operatori economici, associazioni e amministratori con uno sguardo orientato al futuro, si pone l’obiettivo di promuovere e facilitare un percorso di crescita collettiva
Cosa si troverà
in questo incontro?
Una chiara strategia operativa per valorizzare il territorio
Esempi concreti di iniziative e idee originali e di successo
Strumenti pratici da utilizzare nell’attività quotidiana
Un sogno può cambiare le sorti di un territorio?
Come la forza della comunità, l’amore per la propria terra e il coraggio di sognare in grande (con l’aiuto di una passione) hanno ispirato un’idea che ha dato vita al primo ponte tibetano in Europa a ridosso di un centro storico… solo sogni ambiziosi possono portare risultati impensabili per tanti
Durante il confronto, con l’ausilio di moderni strumenti di interazione in tempo reale, ci focalizzeremo su questioni chiave che bisogna affrontare per avviare un cambiamento:
Come valorizzare maggiormente ciò che abbiamo?
Quali canali utilizzare per promuovere la nostra località/attività al meglio?
In che modo trasformare eventuali svantaggi in vantaggi?
Perché sono fondamentali accoglienza e remarketing per le strutture ricettive?
Come passare dalle intenzioni ad azioni efficaci?
Quindi, non il solito convegno/dibattito teorico in cui il pubblico ascolta e alla fine fa qualche domanda, ma un confronto con sollecitazioni e feedback continui, con il supporto e la condivisione di iniziative turistiche innovative e di tante esperienze di marketing operativo e nella gestione di eventi nazionali e internazionali, fondamentali in ogni processo di sviluppo territoriale: un’occasione per ragionare e lavorare insieme su un obiettivo reale.
Durante l’incontro, infatti, costruiremo insieme una traccia strategica, una base su cui lavorare per redigere un piano partecipato di sviluppo, attraverso un percorso di co-progettazione.
Alcuni dei temi del confronto:
- Differenze sostanziali tra visitatori, escursionisti e turisti per un approccio adeguato agli obiettivi prefissati
- Identità, ricordo dei luoghi ed emozioni
- L’importanza di grandi eventi professionali
- AI, digitalizzazione e sostenibilità turistica: un lavoro intergenerazionale
- Il ruolo della comunità e la potenza della collaborazione
- Superare i limiti che spesso frenano lo sviluppo del territorio
Concetti per agire sin da subito
Non la solita marea di parole e immagini,
ma momenti di condivisione di idee ed esperienze
per costruire un percorso concreto
Spesso la cosa più complicata è solo fare il primo passo
Perché creare una destinazione turistica?
Per un piccolo comune, lo sviluppo turistico rappresenta un’opportunità cruciale per la valorizzazione del territorio, la promozione dell’identità locale e il sostegno all’economia.
Soprattutto in contesti segnati da spopolamento e risorse limitate, il turismo può fungere da volano per la crescita, stimolando la creazione di posti di lavoro, il rilancio delle tradizioni culturali e la rigenerazione urbana. Trasformando dei presunti punti di debolezza in fattori di sviluppo.
Attraverso strategie mirate, come la promozione di attrattori unici o la valorizzazione del patrimonio ambientale e storico, i piccoli comuni possono posizionarsi come mete autentiche, in grado di attrarre un pubblico alla ricerca di esperienze lontane dalla solita routine. Inoltre, uno sviluppo turistico sostenibile prevede e favorisce il coinvolgimento diretto della comunità, rafforzando il senso di appartenenza, incentivando forme di imprenditorialità locale e favorendo investimenti e rivalutazione del patrimonio immobiliare.
Una visione evoluta di sviluppo turistico, in linea con gli obiettivi ONU dell’Agenda 2030 (che auspica uno sviluppo turistico, per e con la popolazione, per frenare lo spopolamento delle aree periferiche), e nella direzione del Percorso di transizione del turismo che la Commissione Europea ha immaginato “per un turismo più verde e sostenibile, resiliente e digitalizzato”, proiettato nei decenni 2030/2050.
Investire nel turismo, quindi, non significa solo ospitare visitatori, ma costruire un futuro in cui le radici culturali e il capitale naturale e umano diventano strumenti di innovazione e benessere per l’intera comunità.
Per raggiungere questo ambizioso obiettivo si deve costruire una strategia che porti alla creazione di una destinazione turistica.
Cos’è una destinazione turistica?
Una destinazione turistica è un luogo, sia esso una città, un’area o anche un parco tematico (si pensi a Disneyworld), capace di attrarre visitatori per le sue caratteristiche. E quanto più queste sono uniche, tanto più possono risultare vincenti. Bellezze naturali, patrimonio culturale, tradizioni locali, eventi, infrastrutture ricettive e attività esperienziali: un insieme organizzato che viene percepito dal mercato in maniera positiva e interessante.
Nel contesto del turismo di comunità, il concetto di destinazione turistica assume una valenza ancora più profonda, poiché non si limita a essere un semplice luogo fisico organizzato per offrire servizi ai turisti, ma diventa uno spazio di incontro e di interazione tra turisti e comunità locale. Il turismo di comunità, promuovendo un approccio partecipativo, sostenibile e autentico, valorizza i rapporti umani e le persone che vivono il territorio, rendendole protagoniste di sviluppo sociale ed economico.
Le tradizionali definizioni pongono, appunto, l’accento sull’offerta di servizi ai turisti mentre qui si vuole enfatizzare il ruolo delle relazioni umane quale fondamento di un tipo di sviluppo territoriale che intende fare dei turisti abitanti temporanei con cui condividere il soggiorno, non a cui offrire il soggiorno. Ragionare in questa direzione è uno step fondamentale per un concetto di accoglienza che non è salutare/prendere i documenti/risalutare (come ad un posto di blocco…) ma confronto, conoscenza, sincera empatia ed eventualmente esperienze da vivere insieme.
Integrare il concetto di turismo di comunità nella gestione delle destinazioni turistiche significa offrire un valore aggiunto di potente impatto interno ed esterno (verso il mercato). La partecipazione attiva degli abitanti nell’accoglienza e nella valorizzazione del territorio, la creazione di un turismo che rispetti e valorizzi l’ambiente, le tradizioni e le risorse locali e la costruzione di relazioni significative tra turisti e residenti può creare esperienze di viaggio uniche e umanamente profonde, capaci di legare al territorio turisti occasionali per farne visitatori ricorrenti e/o, addirittura, abitanti temporanei o permanenti.
Qui si può approfondire il tema e cogliere anche le differenze sostanziali tra località e destinazione.
Come si costruisce una destinazione attrattiva?
Come è sottolineato più volte, e scritto in diverse forme in questo spazio online, nessuno ha bacchette magiche o è depositario della verità. Allo stesso modo, soprattutto parlando di realtà territoriali di piccole dimensioni e spesso marginali geograficamente, non esiste una ricetta standardizzata per sviluppare il territorio, nella convinzione che siano molto importanti idee originali, volontà e condivisione.
Le competenze e le esperienze sono necessarie ma non sufficienti in contesti in cui bisogna inventarsi le attrazioni che motivino una visita e inventarsi la giusta promozione di caratteristiche territoriali molto comuni quali bellezze naturali, cultura e buon cibo.
Nell’incontro sarà anche analizzato questo aspetto, a volte limitante, per cui troppo spesso ci si culla sul fatto di avere “aria buona, buon cibo e tradizioni”, senza ragionare su se e come questi valori vengono percepiti dal mercato turistico.
Ma se proprio si vuole UNA possibile risposta (chi dice di avere LA risposta, poi deve confrontarsi con i risultati raggiunti con le numerose iniziative che si fanno ma che poche volte portano turisti sul territorio…), si può leggere la pagina in cui si parla di come fare turismo e costruire una destinazione turistica.
Quelle considerazioni intendono fornire degli input su cui ragionare e il punto di partenza è sempre l’utilizzo dei principi di marketing universalmente riconosciuti e codificati.
Ma ciò che fa la differenza è sempre la creatività, quel pizzico di sana follia per andare sempre alla ricerca di idee nuove, uniche e su cui puntare per incuriosire e risultare sempre più interessanti. Quella forma mentis che crea visioni di futuro ambiziose su cui vale la pena impegnarsi a fondo e che motivano all’azione.
Perché dovrebbe essere utile questo incontro?
Non si può dire a priori se possa risultare interessante e proficuo ospitare questo format, così come non si può giudicare un’esperienza prima di averla fatta.
Né é giusto farsi condizionare da competenze, esperienze, risultati e idee che stanno dietro queste pagine (che si possono leggere qui) perché la migliore realizzazione é quella che deve ancora venire; solo guardando sempre avanti si alimentano entusiasmo e passione.
Se poi si vuole andare in questa direzione, allora è possibile anche scoprire i valori e le motivazioni che sono dietro questi contenuti e hanno guidato 30 anni di studio ed esperienze.
L’invito, invece, è di considerare il giudizio di Google sui contenuti proposti in queste pagine che sono i protagonisti del format Da Località a Destinazione – mentalità e azione.
Il motore di ricerca non ha bisogno di presentazioni né di sottolinearne autorevolezza e, soprattutto, oggettività e indipendenza.
Con i suoi criteri di funzionamento, supportati dall’algoritmo generale, Hummingbird, e da RankBrain, il sistema di intelligenza artificiale che valuta miliardi di input per giudicare qualità e autenticità dei contenuti in rapporto alle intenzioni di ricerca degli utenti, Google premia queste riflessioni posizionandole nei primi posti delle sue classifiche, tra decine di milioni di risultati, per chiavi di ricerca significative.
Da qualche mese il totale delle pagine in classifica non è più visualizzato nelle ricerche del motore, ma le ultime rilevazioni disponibili assegnavano a queste pagine il primo/secondo posto su oltre 100milioni di risultati complessivi per 5 termini di ricerca rilevanti.
Da poco più di un anno è intervenuto anche l’Helpful Content System, ulteriore aggiornamento di Google “per premiare e riportare l’attenzione sui contenuti di qualità, provenienti da fonti autorevoli, verificati e in grado di fornire informazioni utili agli utenti” (qui e qui gli articoli di portali leader del settore tecnologico).
Al momento, ad esempio, se si vuole sapere “come fare turismo” o “costruire una destinazione turistica”, le osservazioni e i concetti approfonditi nell’incontro Da Località a Destinazione – mentalità e azione, sono la prima scelta di Google, avanti a leader di settore, portali tematici di rilievo, pagine di istituti di studi e ricerche… basta chiedere a Google e toccare con mano.
Chi legge può decidere se questo possa essere un buon motivo per ospitare il format e ragionare insieme sulla creazione o il rafforzamento dell’attrattività del territorio.
Un progetto di sviluppo turistico
è un sogno collettivo
Idee, progettazione partecipata e azioni per benefici diffusi
Per costruire insieme un futuro possibile
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